Meterbis

Partenza: parcheggio del bel parco giochi della frazione di Assizzi (Pergine)
Arrivo: baita ASUC comune di Vignola Falesina


Quest'ulteriore esplorazione del monte Orno (la Montagna Granda, secondo il dire perginese) si basa su un'uscita di poche settimane prima, in cui avevo scovato un tratturo selciato che collega il fondovalle ai piccoli centri di Vignola e Falesina.

Quindi, se mai qualcuno fosse interessato (ma chi??) a questa descrizione, consiglio prima di leggersi questa mia precedente

Lasciata l'auto presso il parco (4), prendo a destra al bivio (6); ancora a destra al cancello (7), per il sentiero impervio, fino allo "snodo" del sentiero del salesà (8, NB la freccia rossa fa riferimento al precedente percorso)
Se l'altra volta si proseguiva diritti, stavolta si gira a destra (direzione S-E): la descrizione di oggi parte da qui, insomma.
Salendo per bosco prima ombroso e poi al sole, incontriamo frequenti segni di battistrada (motocross): qualcuno si è pure steso del nastro da cantiere per meglio indicarsi la pista…

Questo salesà sbuca sulla forestale che taglia a mezza costa la montagna (01): seguendola verso S in lieve discesa (indicazioni "percorso storico di Vignola") si arriverebbe ai ruderi di maso Roat; prendendo invece la prosecuzione del sentiero si arriva al balcone panoramico di località maso Eccher (col senno di poi, sarebbe stato meglio).

Io invece, confortato da un esile segno sulla mappa del GPS, giro tutto a sinistra (Nord) trovando poco dopo un altrettanto esile sentierino (02), che s'inerpica a tratti quasi verticale fino a (03) la strada asfaltata che collega i due villaggi (già percorsa agevolmente qui).

Da qui (finalmente qualche scorcio su lago e Marzola) è un attimo portarsi all'imbocco di un'altra strada forestale, che zigzagando porta ai Compi (la cima del modesto monte Orno...chissà poi perché nel perginese lo chiamano la Montagna Granda...)

L'idea infatti è quella, mancano circa 400 metri di dislivello esplorativi (non ci sono mai stato e sulle mappe, strada bianca a parte, le informazioni non sono concordanti *)

Ma la neve inizia a rallentare i passi, e sopratutto chi ha già fatto la traccia non aveva la mia stessa idea: presso un'ampio slargo-bivio (04), invece che salire ai Compi, prende in direzione Nord. Una rapida occhiata alla cartina e al GPS.

Ok, derubrico la proposta di salita nel piano B, che è di vedere l'inedita (per me **) baita del Comune. Scorci rubati su Buss/Calisio

Seguo la traccia nella neve, che però a questa quota è a macchie: ampie sono le zone asciutte. Cartelli criptici di "attenzione buca"
La strada forestale in questa zona presenta diverse bifocazioni non sempre mappate; un po' mi aiuto col GPS, un po' con i provvidenziali segnali del "percorso storico di Vignola" (05), un po' con quelli antichi del "giro del Meterbis" (06): insomma, senza grossi cambiamenti di quota supero un acquedotto-bunker e arrivo alla baita (07).

Info di servizio:

  • proseguendo, arrivi alla malga Montagna Granda (peraltro comodamente raggiungibile in auto) e alla Panarotta
  • la baita è chiusa a chiave, niente bivacco :-(
  • panorama: zero o quasi. Io contavo di poter affacciare se non altro sui masi di Kamauz

Somma delle info: non è che sta baita valga granchè il giro.



Scendendo verso Falesina (08) invece, inizia qualche scorcio sulla valle dei Mocheni.

Passo un santino e eccomi sopra le poche case (09 - 10): da qui per asfalto, ma almeno finalmente abbondano gli spunti panoramici sulla piana di Pergine. Ed etnografici (come scrivevo qui): masi abbandonati, pascoli, vecchi alberi da frutto, il tempo si potrebbe anche essere fermato, quassù.

Poco sotto il capitel del Carincio, ecco sul tornante (11) il sentiero che mi fa da bypass (12) per tornare all'auto





Profilo altimetrico



Stagionalità


La gran parte è su strada; i sentieri sono nel folto del bosco


Mappa "riadattata" Open Street Map



Movimento alternativo



  MTB: no perchè un breve tratto è impercorribile; ma la fat bike sopra testimonia le varie possibilità offerte dalla zona
bah, quote basse, strade in parte asfaltate...


No
Non tediateli...e poi, sono posti in cui ci si arriva comodamente in auto, perchè darsi tutta sta pena?
Masi di montagna sopra Viarago



Galleria foto

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Traccia meterbis.gpx

Giudizio


:-)  

...ma non certo per la baita
 

Note


* sulle mappe le informazioni non sono concordanti => vi dò la mia chiave di lettura. La montagna è stata massicciamente abitata e percorsa in passato (sfruttamento boschivo, minerario), mentre adesso - causa scarso appeal turisticoescursionistico -  è vero il contrario. Quindi: in passato l'uomo ha creato una miriade di sentieri, che ora a nessuno itneressa più percorrere e tantomeno catalogare (a parte ques'eccezione virtuosa: il mapping party OSM)

** In effetti, la zona mi era quasi del tutto inedita prima delle uscite di questi ultimi mesi (una moda passeggera, immagino che una volta esaurita la curiosità passerò ad altri obbiettivi :-)



Ahhhh...i cacciatori hanno una loro forma di umorismo vedo (cartello "zona a palla"...riempito di pallini)

 Un tratto della passeggiata del sole, Ischia - Tenna





 



Chiesetta di Serso
Allevamento di struzzi a Viarago (con un buon zoom)






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