Cima al Bal (da Biacesa)


Partenza: Parcheggio a bordo strada appena dopo il bivio per Pregasina, usciti dalla galleria, quota 360 circa
Arrivo: cima al Bal 1259 metri
Difficoltà: un solo passaggio attrezzato con cordino, rari i punti esposti, qualche tratto su rocce.
Dislivello: fra salite e risalite, sui 1100 - 1200

Primavera, voglia di far un giro senza i problemi e l’attrezzatura da neve. Il ballottaggio è fra la salita a cima Rocca/cima SAT (con ottima esposizione a sud) e la salita sul versante opposto: senza grossi motivi scelgo quest’ultima via.

Lasciata l’auto a bordo strada, ripercorro brevemente l'asfalto imboccando la svolta per Pregasina (01): subito dopo il ponte parte, con dovizia di segnaletica, la stradina ciclabile che NON dobbiamo imboccare.
Il nostro sentiero SAT429 parte pochi metri più ad est, percorsi in lieve discesa tenendo alla propria sinistra (a valle) il depuratore (foto 02).
Si sale fra boscaglia mediterranea a cui non siamo propriamente abituati: l'influenza climatica del lago si fa sentire.
Passato un ponte un po' malconcio (03), tornante, altro ponte (i due ponti con uno mezzo "rosicchiato"), circa a quota 600 interseco una linea di trincee non recuperata (foto 04 e 04bis). Arrivato alla sella boscata "Bocca da Lè", quota 800, proseguo diritto per una decina di metri (05, freccia col numero "1"); girando verso est si trovano delle panche, un riparo in caverna ed una roccia "commemorativa" (06); subito alle spalle di questa parte un sentierino mal segnalato che circumnaviga la cima (...cimetta) Nodice. Innumerevoli le opere belliche e notevole la panoramicità. Mi ricorda molto il monte Celva.






La traccia, toccando ripari in roccia, balconcini, osservatori, prosegue in trincea (07) e chiude l'anello scendendo per una scalinata (08). Non la trovate sull'estratto della Open Street Map perché, proiettandoci sopra la traccia del GPS, non combaciava col sentiero mappato (quindi, nel dubbio, ho preferito non tirare la mia solita riga rossa).
L'itinerario circolare mi fa rientrare alla Bocca da Lè: ora imbocco il SAT430 (05, freccia col numero "2") che inizia in lieve discesa. La svolta, su cui secondo me ci starebbe bene una segnaletica verticale (un palo della SAT insomma), avviene dopo aver superato un altro muretto bellico (09) e percorso ancora qualche decina di metri. Sulla sinistra, a monte, ci arrampichiamo in prossimità della targa di legno che indica cima di Bal (10).
Da qui in poi, la vegetazione cambia e dirada, il paesaggio e la salita si fanno più rocciosi.
Non mancano le testimonianze della guerra, ben mimetizzate e purtroppo qui non recuperate/valorizzate (11).

Salgo, un po' arrampicando, fra le varie cimette; da una certa altezza è ben visibile la val di Ledro (12). L’ultimo tratto è una dorsale, stretta ma percorribile, che tocca cima Strussia e poi cima di Bal (croce e minicassetta col libro di vetta...quasi una scatola dei biscotti, 13) (Strussia e Bal non sono cime vere e proprie, ma semplicemente i punti più alti della dorsale).

Il panorama sulla conca di Riva non è eccezionale (era preferibile dal più modesto Nodice, che ora intralcia), meglio va con la val di Ledro, le cime dirimpettaie Rocca e SAT (con la chiesetta di San Giovanni e il bivacco Arcioni), la Ponale ed il lago. Senza contare che dominiamo la piccola Pregasina.

Il rientro, per la stessa strada, mette alla prova le ginocchia.



Profilo altimetrico



Stagionalità


Rappresentazione inconsueta per i nostri 12 mesi: con neve o peggio ghiaccio ve lo sconsiglio, ma possono esserci inverni in cui non ve n'è traccia (tenete presente che la quota massima è 1260 metri)(e tenete presente il clima della zona)(ma tenete anche presente che il versante ha esposizione nord)


Mappa dinamica Open Street Map





Movimento alternativo




  Numerosi i percorsi, ma questo non mi sembra l'ideale
Mah, alcuni passaggi non sono molto sicuri.
Non sono zone da neve...



Giudizio

:-)

Non la più bella escursione dell'Alto Garda, ma interessante. Col senno di poi, forse è più appagante lasciare l'auto a Pregasina, salire al Nodice e completare la traversata della dorsale Strussia - Bal - Nara scendendo da malga Palaer: percorso in parte già affrontato e descritto

Note

Nonostante la primavera (aprile), il clima del Garda e la bassa quota ho trovato un po' di neve sopra i 1100: in questo caso la salita (ma forse, ancor peggio la discesa) non è molto tranquilla.




Fiori e pallottole, potrebbe essere il titolo di un film.

 Pregasina.
 Biacesa.
 Cima Rocca/SAT.


Prè di Ledro, il paese dove per mesi non si vede il sole

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