Pregasina - monte Carone

Partenza: Pregasina, parcheggio nella piazza della chiesetta, 530 metri
Arrivo: monte Carone 1620 metri
Dislivello: 1100 metri
Difficoltà: E. Necessarie calzature e abbigliamento da montagna. Attenzione all’eccessivo calore nei mesi estivi.


Pregasina è un piccolo borgo che affaccia sul lago di Garda: adagiato su un balcone naturale, gode di posizione panoramica e di un clima e un’esposizione solare più mediterranei che alpini.

Da Riva del Garda, imbocchiamo il lungo tunnel che porta in Val di Ledro; poche centinaia di metri dopo la fine di questo, ben segnalata sulla sinistra c’è la svolta che ci porta al paesino. La strada supera una breve galleria ed un punto panoramico (statua della Madonna) e quindi si fa più stretta: va prestata attenzione alla gran quantità di bikers che la percorrono in entrambi i sensi di marcia.

Appena a valle della chiesetta esiste un buon parcheggio; alcuni posti si trovano anche in prossimità dell’ingresso (punto panoramico sul Garda settentrionale e sui centri di Riva, Arco e Torbole)

Dalla chiesetta, indicato con segnaletica SAT, parte il sentiero n. 422bis che ricalca la strada forestale fino a Punta Larici e alla vicina Malga Palaer. Gli scorci sul lago non mancano, così come un gran numero di appassionati di mountain bike.

Il tracciato sale con discreta pendenza in faggeta mista a conifere. La composizione del bosco ovviamente risente dell’influenza climatica lacuale e dell’ora del Garda, la famosa brezza che soffia in direzione N.

Arriviamo in un’ora all’ex Malga Larici e da qui in una quindicina di minuti a malga Palaer 950 metri slm (tettoia con panche, acqua nei pressi)
La strada bianca piega in direzione N mentre noi imbocchiamo il ben segnalato SAT422bis che sbuca al passo Rocchetta. Iniziamo a vedere i resti di fortificazioni e punti di osservazione risalenti alla Prima Guerra mondiale.

Sia il sentiero 422 che il 101bis raggiungono passo Guil, con difficoltà, dislivelli e tempi pressochè equivalenti. Il secondo è più vocato alle mtb, per cui più affollato. Il passo fa da “spartiacque” tra il versante gardesano di Limone e la distesa prativa che affaccia verso la val di Ledro.
Consigliamo un ulteriore sforzo con la salita al monte Carone che si effettua in circa un’ora, scegliendo tra i sentieri 421>>105 oppure 114>>113

Il rientro a Pregasina segue lo stesso percorso dell’andata fino a passo Rocchetta (tenendo in considerazione le diverse opzioni elencate in precedenza). Da qui percorriamo il sentiero SAT 422 (per lunghi tratti parallelo al 422bis) che ci riporta in paese.

Pregasina chiesetta 520
Punta Larici 865
Palaer 950
Passo Rocchetta 1150
Passo Guil (prati di Guil) 1200
Monte Carone 1600

Alternativa: da Guil il sentiero SAT 430 sale lungo la dorsale che porta a cima Nara 1376 mt e cima Bal 1260 mt; rientro ben segnalato cambiando numerazione SAT: 430 >> 429 >>422





A fine escursione, consigliamo vivamente la visita al vicino museo delle palafitte di Ledro





Per il clima mitigato dal’area del Garda e per la bassa quota, l’itinerario si presta ad esser praticato in qualsiasi mese dell’anno. In caso di neve, la morfologia del terreno e la sentieristica sembrano dare discrete sicurezze nei confronti del pericolo valanghe, almeno fino a malga Palaer.



Come evidenziato sopra, l’itinerario si svolge in area e a quote non ottimali per gli sport invernali



Tutta la zona dell’alto Garda è eccezionalmente vocata alla pratica della mountain bike. Itinerari specifici prevedono la partenza da Limone o Riva e l’arrivo in quota (strada Pnale, sentiero Antonioli).Valgono le consuete raccomandazioni: assumere informazioni dalle guide locali o dall’APT per la percorribilità dei sentieri. Sul posto è spesso presente una cartellonistica dedicata.


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