Cros de Mala


Partenza: masi di Sant'Orsola, divieto forestale poco sopra località CàVecia, quota 1260
Arrivo: Cros (croce) di Mala, 1583 mt

L'idea: inflazionare la pagina dedicata a Costalta con un'ulteriore variante di salita. E "scoprire" una zona della Val dei Mocheni finora per me quasi inedita.
Tuttavia le cime eran coperte dalle nuvole; quindi la meta è diventata la cima tondeggiante della Brada (ugualmente sulla dorsale di Costalta, che fa da spartiacque fra mocheni e pinaitri).
Ottima scelta, visto che nel frattempo pioverà. Molto.


Un paio di tornanti sopra la località CàVecia lascio l'auto (01, divieto) e proseguo seguendo l'asfalto (parte un'altra strada sterrata ma ignoriamola…la segnaletica non aiuta)

Già salendo in auto mi sono reso conto che la zona è parecchio pittoresca: eccezion fatta per le antiestetiche serre di piccoli frutti più a valle, la strada costeggia una serie di baite mochene splendide (specie quelle mezze diroccate, parere mio). E il bosco, coi colori autunnali, a queste quote è splendido: pascoli, steccati, muretti, ciliegi, sorbi, faggi, larici centenari…frutto della cura secolare dell'uomo *

Salendo, si susseguono a breve distanza bosco e radure: supero i masi della località Banai (02) e proseguo arrivando in vista di quella che diventa istantaneamente la baita dei miei sogni (03), con affaccio su tutta la valle



Appena sopra, un'ulteriore idea di cura del bosco: a sinistra faggeta, a destra lariceto puro: bellissimo.



Il tempo di innamorarmi di una baita, e subito trovo la baita dei miei sogni-2! In località Rienz, la sbircio da dietro gli alberi (04), la strada la avvolge passandole alle spalle.



Ancora un po' di salita e, ignorato il suggestivo "svincolo" (ah, ah) che porta ai Masi Stefani, finisce l’asfalto (05).



Nei piani originali, piegando a Nord verso il Doss dei Pini sarei instradato verso Costalta. Ma il meteo mi consiglia di restare nel bosco: proviamo a Sud, seguendo delle ulteriori indicazioni a pochi metri di distanza dalle precedenti (06)

Piccola nota: le indicazioni "ufficiali", nuove di pacca e col logo "Trentino '14-'18", bellissime ma ammetto che nel mio percorso non mi sono accorto né dei "ruderi baracche a 15 minuti" nè ho avuto sentore del resto…ma magari è perché pioveva :-P
I cartelli "cros de Mala" invece li ho trovati tutti (credo).

Il sentiero sale abbastanza ripido a tratti, ben seguibile anche grazie ai cartelli un po' naif che qualcuno ha apposto e curato (07)
Passaggio in una fratta (08), di nuovo nel bosco in falsopiano, fino alla Croce di Mala (09)

Panche, legenda, panorama fino a castello di Pergine e lago; ma il meglio è l'infilata sulla Bersntol pur coperta dalle nuvole, coi masi fierozzani (qui Kiserech)

Rientro dalla stessa.

Profilo altimetrico


Stagionalità


Inverno: non saprei se la strada di accesso è tenuta sgombra dalla neve.


Mappa "riadattata" Open Street Map





Movimento alternativo




  MTB direi di si



fino ai Masi Stefani è asfaltata
si


Galleria foto

Download


Traccia.gpx

Giudizio

:-)   


Piacevole nonostante il meteo.
Hiking in questo caso è parola grossa, visto che le segnaletiche stesse la chiamano "Passeggiata"…io non so quanta parte ne ho percorsa né se è un itinerario tematico: devo documentarmi meglio sul web


Note

Pioggia, a tratti pioggiona: le foto hanno preso colori cupi che talvolta ho preferito "Gimpare". Vista poi la cima di Costalta, direi che è stato meglio restare nel bosco a quote più basse

* steccati in legno, quando ancora la pastorizia aveva dinamiche storiche; nei secoli passati, quando ancora il bosco dava da vivere agli uomini, veniva curato selezionando o meno le specie da tagliare o far crescere. I sorbi davano cibo per gli uccelli; i larici col loro strame impedivano la formazione di sottobosco, agevolando il pascolo (venivano quindi preferenzialmente risparmiati dal taglio, venendogli preferiti gli abeti)


 Ciliegi e sorbi, bell'accoppiamento montano
 Pascoli ai Banai


Cartelli naif e cartelli professional...mi son trovato meglio con i primi, stavolta
 Malga Pec in lontananza
 Fierozzo/Vlarotz



 Strani funghi

Freccina rossa: bivacco Prà della Casara; volendo si sale a Costalta lungo la dorsale in foto



Cerca nel blog