monte Cimone

Partenza: pineta di Caldonazzo, circa quota 500

Arrivo: monte Cimone 1525



Piccolo preambolo: il Cimone in questione, è un colle tondeggiante e ricoperto di faggi, a quota modesta. Dall'altipiano di Lavarone si raggiunge con difficoltà di passeggiata.
Diverso è l'impegno partendo dal fondovalle valsuganotto e percorrendo il "sentiero della Pace" (visto il centenario della Grande Guerra, ci sta)
In realtà noi si voleva percorrere l'anello del Tamazol (EE), ma le abbondanti piogge della nottata ci hanno consigliato terreni più sicuri.


Si parte dalla pineta di Caldonazzo, in sponda destra del torrente Centa (l'alveo ampio del Centa è un classico luogo per: uscite con bambini piccoli oppure braciolate di ragazzacci :-) percorrendo una stradina inizialmente asfaltata: la vecchia strada della Val Carretta *

Giunti ad un trivio, prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero della Pace/strada forestale "Dos Tondo".
Da qui (01) parte anche un interessante anello didattico, percorribile coi piccoli

La forestale sale tranquilla in faggeta, intersecandosi con il SAT225 (02) che più avanti prenderemo; prestare attenzione presso il bivio nelle vicinanze della bacheca didattica dedicata al cervo: a destra si dirama il percorso faunistico; a sinistra continua a salire il SdP.
In breve guadagniamo i primi spunti panoramici e, poco sopra un tornante, troviamo la comoda area di sosta del "Dos Tondo" (03)(chi avesse figli piccoli può apprezzare anche la salita fin qui).

La strada si fa pista, sempre ben tenuta e ben segnalata; vicino ad un'altra intersezione col SAT225 (04) l'Alta Valsugana ci si svela davanti agli occhi.
Superata una parete di roccia e l'ennesimo bivio col sentiero SAT (05, da cui scenderemo), il SdP cambia ambientazione (mugheta) passando per la "Polsa del Vescovo" (06) ed un altro punto di sosta, privo di toponimo.

La salita è costante e ora, arrivati sul versante ovest, iniziano le prime passerelle in legno non particolarmente esposte (la 07 è l'unica con cordino metallico) e scalinate (08) => attenzione, ad ogni modo!

In una vallecola ritorno a contatto visivo col ciclista che sto tallonando (vedi a fondo pagina); sotto una roccia gli "amici del monte Cimone" hanno ricavato una  sorgente e delle panche (09); poi la mugheta, negli anfratti ombrosi, torna a far spazio alla faggeta più o meno pura.
Poco sopra ci raccordiamo col SAT222 che sale dal Tamazol (10), e qui ci chiediamo se continuare la salita, o rientrare chiudendo l'anello: preseguiamo...dopotutto, sul monte Cimone, non siamo mai stati.

Vabbè, scelte: il SdP ora è un sentierino, talvolta poco battuto e invaso dall'erba; noi svoltiamo a sinistra lungo una direttissima che, sono gli ultimi sforzi, risale il fianco ovest del Cimone.
Arrivati in cima (11), realizziamo che:
  • il Cimone non è una gran cima, tondeggiante e poco più alta rispetto all'Altipiano di Lavarone
  • è boscata, quindi il panorama bisogna andarselo a cercare qua e là – molto più aperti gli scorci sulla Valsugana che ci ha regalato il primo tratto di salita
  • se vogliamo tornar dalla via dell'andata, armiamoci di pazienza (fa un giro lungo)

E' così che, senza conoscere il sentiero, proviamo a scendere per il più diretto SAT225 (si, quello intersecato n volte durante la salita...)

A parte qualche tratto scivoloso (foglie/radici bagnate) inizialmente è nel folto della vegetazione (non ha l'aria di esser percorso molto spesso...avvisto due camosci e – mannaggia – mi si attaccano anche tre zecche). Più in basso entra in una zona di roccia friabile (12) che ci propone qualche gioco di equilibrio, ma nulla di eclatante.

Alla prima possibilità di tornare sul più comodo Sentiero della Pace, ne approfittiamo.




Profilo altimetrico


Stagionalità


Consiglio la stagione calda ma non caldissima: la bassa quota, e alcuni tratti privi di vegetazione d'alto fusto, d'estate potrebbero far crepare di caldo.
Stagione fredda: va tenuto presente che le passerelle in legno sono esposte a nord (ombra) e, se ghiacciate, piuttosto insidiose.



Mappa "riadattata" Open Street Map



OSM: achtung, benchè sballato, il mio GPS mi dà un tracciato del SAT225 diverso dalla OSM...sarei propenso a credergli


Movimento alternativo




  Apprendo dal web che salire in bici dal Menador, e scendere da questo sentiero è una sfida molto apprezzata dai MTBikers (passerelle, tratti esposti, buoni tornanti). In effetti per la salita ho tallonato un simpatico ciclista: spesso salendo doveva smontare e quindi eravamo...equiveloci. NB: se "a norma di legge" il SdP sia percorribile, però non ve lo saprei dire, credo di si.
NO
Consiglio l'itinerario didattico oppure la salita al Dos Tondo, più oltre direi che non troverebbero spunti di interesse...


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Giudizio

:-)

Note

Sbucherà da qui la nuova Valdastico (estate 2015)? Il progresso incombe :-(

Zona di camosci, ma - pare - anche di mufloni clandestini

Centenario della Grande Guerra: in questo fotomontaggio rudimentale i forti di Levico e Tenna

Corte Trapp: niente male ...

* la vecchia strada della Val Carretta meriterebbe un approfondimento: un secolo fa era un'importante via di comunicazione con l'Altipiano. Ora è franata ed impercorribile, ne restano (poche) antiche vestigia













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