Massimeno > Malga Movlina


Partenza: Massimeno, 870 metri, piccolo parcheggio al limitare del paese; in alternativa si può imboccare poco più a sud la strada asfaltata "ufficiale" (freccina su foto 01)
Arrivo: malga Plan 1590 metri, malga Movlina 1786 metri
Difficoltà: E



Dopo la "toppata" di qualche anno prima in val d'Algone, visitare malga Movlina ci è rimasto...in agenda. Stavolta, complice un 2013 poco nevoso, ci proviamo da ovest.
Lasciate in auto le ciaspole, portiamo con noi i ramponcini da ghiaccio (ci serviranno).

Da Massimeno partono due strade, destinate a ricongiungersi quasi subito: saliamo da quella più a nord, più caratteristica (02 - 03).
La descrizione della salita è scarna: si sale per strada forestale evitando le diramazioni non segnalate (alcune un po' ingannevoli) e superando alcune baite o "cà da mont" (04 - 05); sbucati a valle dell'ampio prato pascolo di malga Plan (06),  che poi si raggiunge (07 - 08): balcone panoramico sull'imbocco della val di Genova.
Da dietro la malga (09) parte il sentiero che tagliando nel bosco sbuca sul "panettone" della Movlina: lo troviamo seguendo varie tracce di passaggi precedenti nella neve (l'alternativa sarebbe di proseguire lungo la strada, dislivello identico ma monotonia a palla: consigliamo vivamente di entrare nel bosco).

Sbuchiamo sulla sommità ed eccolo, l'affaccio su Presanella e Brenta per cui la malga Movlina è famosa (10): la posizione in effetti è strategica.
In pochi minuti, rientrati sulla strada forestale, arriviamo agli edifici (11, piccolo bivacco sul retro): non c'è anima viva. Sull'ampio versante meridionale della Pala dei mughi sbinocoliamo camosci.
In compenso, il progresso (...) è ben presente sul vicino Dos del Sabion...il vento porta il rumore fino a noi.

Tanto per "never stop exploring" proseguo fino al passo del Gotro quota 1847 metri (12): in posizione ottimale - ancor più della Movlina - una buffa costruzione dall'architettura anni '50/'60. Da un contatto rendenero vengo a sapere che tutti lo chiamavano "rifugio la Pace" (13), ma era la baita privata di qualche possidente locale. Mi spingo a dire che baite così, in contesti naturali come questi, per il Parco sono un brufolo sul culo.

Per il rientro (14 - 15), sperando di aver qualche scorcio sulla sottostante (e ombrosa) val d'Algone, scegliamo la strada: mannaggia, è molto più lunga e monotona del sentiero di salita (e scorci ce ne offre ben pochi). Fra l'altro, giunti agli unici due snodi (16 - 17), ci sono varie indicazioni tranne quella che interessa a noi per malga Plan. Comunque ad intuito (o anche senza, se come noi avete un GPS ;-) si rientra sul pascolo del versante ovest (18) e di lì all'auto.


Cà da mont sul versante opposto (destra orografica) della Rendena dall'affaccio di malga Plan

Temo di spararla: potrebbe esser cima Nardis...ma non prendetemi troppo per certo...




Profilo altimetrico

...lo devo elaborare; purtroppo sui tornanti lungo la discesa il GPS è un po' andato fuori di testa...


Stagionalità


Premessa: non conosco la zona; la prima volta che ho provato ad arrivare alla Movlina - dalla val d'Algone, sempre in inverno, causa troppa neve ho fallito. Da Massimeno il percorso si svolge principalmente su strada forestale in mezzo al bosco, quindi le insidie sono relative. Ovviamente ciò non toglie che le dovete saper valutare singolarmente!


Mappa "rielaborata" Open Street Map




Movimento alternativo

  Si
Si
Come sopra, ovviamente con gli ski si cerca volentieri qualche discesa più aperta.


Download

Traccia .gpx (attenzione: il GPS ha un filino sballato sui tornanti sotto malga Plan)


Giudizio

:-)


Note

Domenica di dicembre, sole splendido, in tutto il percorso ho incontrato esattamente 1 persona e 1 cane. Il resto della civiltà, se possiamo chiamarla così, probabilmente era tutta sul Dos del Sabion


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