Attorno al Chegul


Chegul: un nome che da bambini ci faceva sempre ridere.



Partenza: parcheggio presso il passo Cimirlo, circa 735 metri, foto 01
Giro ad anello: Spiaz dele Patate, Stoi del Chegul 1340, Fontana dei Gai 1113



A piedi seguiamo l'asfaltata che dal Cimirlo prosegue verso il rifugio Maranza; presso il Bivio Stelar (02, quattro posti auto, avremmo in effetti potuto lasciarla qui) prendiamo il sentiero/pista forestale SAT411, che taglia a sinistra.

Risaliamo l'intrico di piste lungo il versante nord del Chegul: fortunatamente la segnaletica SAT è ben disposta (03).
È presente anche una segnaletica marrone, dell'Azienda forestale Trento Sopramonte, che non seguiamo (in foto 04, tenete memoria di quel ponticello sulla destra). Lungo la salita troviamo il bivio col SAT427 (05) e qualche rovina delle installazioni della Grande Guerra, purtroppo non recuperate.
Giunti presso il Prà de Stelar (quota 994, piccola radura), il sentiero gira a destra ed inizia a salire a serpentine (06 - 07) : iniziamo ad avere qualche bello scorcio panoramico di questa zona a cavallo fra val d'Adige  e Valsugana. Siamo però sempre in ombra: il primo sole lo troviamo sbucando presso lo Spiaz dele Patate (1310 mt), sull'ampio e tondeggiante Chegul (08 - 09).

Da qui, breve deviazione curiosa verso la croce del Chegul (andata-ritorno, croce non raggiunta, ci ripasserò quando non ci sarà neve) e poi ai suggestivi Stoi (10), vecchi ricoveri astroungarici in caverna, ora tutti privati (e perciò ristrutturati in modo disomogeneo).
Un vero e proprio villaggetto, c'è pure il campo delle bocce... di fianco (11) una scalinata porta ad un punto di osservazione con affaccio su Pergine/val dei Mocheni/Lagorai (12).

Iniziamo il rientro per la larga strada forestale SAT413 (foto 13; attenzione: neve battuta dal gran passaggio, trasformata in una lastra di ghiaccio) che scende alla Fontana dei Gai (14, edificio "sociale", prenotabile per feste ecc.)(NB: l'acqua della fontana, che vedete segnata pure nella OSM, è indicata come NON potabile)

La strada continua a scendere tranquilla fino ad ioncontrarsi con l'asfalto; per il gusto della novità e per non rientrare al passo Cimirlo su strada trafficata imbocchiamo un sentierino non-SAT (non sempre ben segnalato, 15 - 16) che corre grossomodo parallelo ad essa ed interseca i sentieri 418 e 427. Ci riporta al ponticello di legno citato prima (17...e 04); da qui sui nostri passi fino all'auto.




Profilo altimetrico



Stagionalità





Mappa "rielaborata" Open Street Map





Movimento alternativo



  Un po' troppa pendenza su tratti del SAT411, per il resto si potrebbe anche fare
Si, tenete a mente che la neve va via presto (e sul versante nord è più facile che sia ghiaccio)
Naaaaa



Download

Traccia chegul.gpx

Nota bene: troverete una digressione "esplorativa" nel tratto Spiaz dele Patate - inizio ferrata (sentiero SAT418): non l'ho riportato in mappa OSM.


Galleria foto


Giudizio

:-)

Sentiero SAT411 poco gettonato: anche in rete, tutti i resoconti parlano della ferrata Bertotti (SAT418) o dei sentieri lungo l'asse Bindesi - Maranza.
Bello, ma piuttosto in ombra, per cui lo consiglio nei caldi mesi estivi, piuttosto che nelle corte giornate invernali...




 Castello di Perzen
 Dal punto di osservazione austriaco
Un genio della caccia... (sto scherzando)


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