rifugio Maranza > Marzola



Partenza: parcheggio presso il rifugio Maranza, circa 1070 metri, foto 01
Giro ad anello: bivacco Bailoni, cima Marzola sud circa 1736 metri, cima Marzola nord circa 1737 metri, Stoi del Chegul, malga Nova 1210


Passiamo dietro agli edifici del rifugio (02), recentemente rinnovati, proseguendo su strada forestale fino a poco sopra (03): si imbocca un sentiero (NB: volendo, veloce deviazione al "Primo forte", foto 04, a parer mio non ne vale granchè la pena) che, superata una calcara (05) e alcune tracce di blockhaus, inizia a salire a serpentine (SAT412).
Per un po' non troviamo bivi, poi (06) sbuchiamo in località "pra Grant" e, paralleli a vecchie trincee ormai interrate (07), in breve siamo al bivacco Bailoni (08, quota 1644). Alle spalle dell'edificio, ancora salendo (09), raggiungiamo uno spiazzo erboso panoramico sui paesetti dell'altipiano della Vigolana e successivamente, seguendo la stretta dorsale (10) raggiungiamo la cima sud (11). Gran panorama, non c'è che dire (dettaglio: il Doss Trento, il centro città).

Proseguendo sempre lungo la dorsale che corre all'incirca da sud a nord (SAT411), si scende alla sella della Marzola 1692 metri (12) e quindi alla croce nord (13); che regala uguali emozioni (ma con affaccio su Lagorai, alta Valsugana e laghi).
Scesi alla piazzola dell'elicottero, proseguiamo in lieve discesa fino a "l'Omenet" (14), poi la pendenza si fa più pronunciata fino al raccordo col sentiero che arriva dalla sella (15), che è invece quasi pianeggiante, e piacevole da percorrere (16).
Superato il "Cippo Gennari" (17), con la coda dell'occhio incappiamo in un bel camoscio che sta leccando avidamente una salina.

Passiamo anche oltre il bivio per il Dos dei Corvi (18)(il camosciotto è ancora in vista) e rientriamo in faggeta fino all'ampio spiazzo degli "Stoi del Chegul" (19; freccia blu: verso uno spiazzo panoramico; freccia rossa: itinerario di rientro).
Qui in zona punto panoramico e vari ricoveri bellici, ormai da decenni di proprietà di privati (che salgono fin quassù in auto).

Voltiamo a ovest per pochi metri, stando attenti ad imboccare il "Senter dele pegore"/SAT426 (20), piacevole, pianeggiante e ben mantenuto. Gli ultimi tratti prima di malga Nova (22) sono in faggeta mista, anche un po' cupa (21, ecco cosa sono quei cippi BVR!) ed il tracciato presenta numerose diramazioni: attenzione all'orientamento; ci sono comunque le segnaletiche SAT e del percorso naturalistico.
Superiamo una radura (23) e in pochissimo sbuchiamo dietro al rifugio (24).





Profilo altimetrico





Mappa "rielaborata" Open Street Map




Movimento alternativo




  non saprei, comunque tracce ne ho viste e i sentieri sono perlopiù larghi...
anche se (purtroppo) ho cancellato tutte le foto, questo itinerario l'ho percorso tranquillamente anche d'inverno con le ciaspole (in realtà, era più ghiaccio che neve, ed alle ciaspole avevo alternato i ramponcini)



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Traccia .gpx


Galleria foto  (per chi non ha voglia di cliccare su ogni link)



Note
Qualche striminzita info sul rifugio Maranza



Giudizio

:-)



Al parcheggio, i più bravi salgono in bici, e quindi da qui a piedi sulla cima.
Inutile dire che io ci sono arrivato in auto :-)

 Nell'ordine:

- Brenta

- Canfedin/Paganella

- Sardagna
 Viote



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