Pian della Nana (attorno al Peller)


Partenza: piccolo parcheggio presso passo Le Fraine, circa 1710 metri
Arrivo: giro ad anello: malga Tassulla/bivacco Pinamonti 2088 mt, baito Nana 2070, passo Forcola 2104, malga Clesera 1888 mt, rifugio Peller 1990
Difficoltà: E.





Da Cles parte una strada lunga 18 km di buona qualità, asfaltata per circa un terzo, percorribile fino al rifugio Peller.
Le pioggie di questo ottobre hanno però malridotto il fondo stradale e noi, privi di 4x4, preferiamo "salvaguardare l'auto" fermandoci prima del capolinea, presso i prati di passo Le Fraine.

Proseguiamo a piedi lungo la strada che attraversa prati e pascoli, l'autunno regala al bosco i toni più belli (c'è una buona biodiversità di piante, che quindi si traduce in svariati colori).

Teniamo alla nostra destra la lunga costruzione Malgaroi (01, quota 1815) e giungiamo al bivio (02) del lago Dorigat (o Durigial o lago di Durigiati): da non scambiare con la pozza d'acqua nei pressi del bivio (03)
Il rifugio Peller è visibile su uno spallone di roccia a NordOvest.

Proseguiamo aggirando il Peller sul lato orientale (04 - 05); scorcio sul lago di Tovel e sulle Glare, nella stretta valle sottostante. Passata una croce (06) il panorama si apre sul Pian della Nana, grandioso anfiteatro prativo.

In breve - e, come si vede nelle foto, senza possibilità di perdersi -  giungiamo a malga Tassulla (07, nello stallone i servizi (chiusi), il bivacco Pinamonti, ben tenuto, con tre letti; nei pressi panche e tavolini, colonnine informative)
Proseguiamo (08) verso il passo della Forcola, non prima di una deviazione al vicino baito Nana (09 - 10 - 11, per pura curiosità)
Dal passo (12), il colore cambia decisamente da verde ad arancio (13): affacciamo su una conca coi due laghetti delle Salare contornati da larici (14) e la solita costruzioncina lignea (bivacco spartano, 15).

Proseguiamo (16) collegandoci col sentiero diretto che scende dal passo (noi abbiamo fatto una deviazione intorno ai laghi, diciamo che è il giro panoramico...), tagliando alcune radure (17) e tornando sulla strada forestale presso il bivio per malga Clesera (18).
Ulteriore bell'ambiente, con la malga immensa e purtroppo già in ombra (19) e con la chiesetta che reclama una deviazione dal percorso (20) (che, ehm, non facciamo): l'affaccio è sulla val di Sole/montagne della val di Rabbi.

Il tracciato forestale sembra correre in piano, ma ahinoi col sole di un primo pomeriggio di ottobre è "al revers" (per dirla in dialetto): un po' monotono, dopo tanta strada invece remunerativa.

Arriviamo presso la salita finale, un bell'ertone (21) che in dieci minuti sale al rifugio Peller (22); da qui affacciamo sui prati percorsi all’andata (23), tanto che poi in un attimo ritroviamo il bivio del lago Dorigat; da lì in poi iniziano ad aumentare le ombre, i colori perdono spessore: rientriamo all'auto accelerando il passo.



Profilo altimetrico




Stagionalità


Non conosco la zona, ma con le dovute cautele l'itinerario sembrerebbe percorribile anche nella stagione della neve; tenendo però a mente che la strada che sale dal fondovalle molto probabilmente potrebbe non essere agibile agli autoveicoli...


Mappa "rielaborata" Open Street Map





Movimento alternativo



Si
Più da anello di sci da fondo...



Giudizio

:-)


Note

Zona ad elevato interesse geologico: in una giornata di buon sole, la roccia da il meglio di sé (purtroppo non fa altrettanto la mia digitale, quindi le foto non rendono giustizia).

C'è la possibilità di salire anche tramite una strada forestale che parte da Tuenno, sulla cui percorribilità non ho info

Salendo da Cles, gran punto panoramico lungo la strada forestale


Galleria fotografica























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