Malghe di Lauregno e Brez

Partenza: baita-ristorante Arnica, Castelfondo, quota 1245
Arrivo: giro ad anello: malga di Lauregno/Laurein Alm 1780, malga di Brez 1850
Dislivello: circa 700 metri senza contare qualche risalita
Difficoltà: E. Attenzione all’orientamento (segnaletica carente o confusa in certi tratti)



Lasciamo l'auto presso il rifugio Arnica (01) e imbocchiamo il Sentiero Italia (SAT157) alle spalle dell’edificio: direzione Croce del Barba e Preda del Gal. Inizialmente è su asfalto in buona pendenza (02) per poi diventare sterrata (03): peccato per il gran numero di auto che ci sorpassano (nonostante il divieto forestale; ma evidentemente hanno il permesso. In effetti sui primi cartelli erano affisse delle ordinanze comunali....che non abbiamo letto).
Scolliniamo in loc. Cros della Barba (04: sulla croce la scritta è al femminile) quota 1405 tenendoci sulla sinistra ad un bivio immediatamente successivo (05).
Continuando il cammino, intravediamo nel bosco i masi sparsi di Proves e poi una cascata (06): nei pressi dovrebbe esserci anche malga Pradont.
Ho con me un'ottima mappa Tabacco, ma la numerazione del tracciato S.I.-SAT157 inizia ad essermi criptica (07). Appaino anche segnali biancorossi che non avevo mai visto.
Al doppio tornante della foto 08, attenzione (nel riquadro un’indicazione di legno); subito sopra la svolta per malga Pradont (09), che ignoriamo tirando dritto.
Il viavai di auto diminuisce ma non cessa; ad ogni modo siamo arrivati alla Preda del Gal (10) e da qui prendiamo il sentiero escursionistico (11) (la strada biforca a destra in direzione di malga Castrin).
Sempre su sentiero, che sale tranquillo (12) costeggiando macchie di torbiera (14), troviamo l'ennesimo bivio (13): a destra per Laurein Alm (15). Piccolo appunto (chi legge dirà: questo continua a lamentarsi!): sul sentiero, un bel po' di tracce di passaggio moto da cross.
La malga di Lauregno affaccia sulle Maddalene; poco sotto rispetto a dove siamo usciti dal bosco, parte il sentiero che porta alla malga di Brez (16: tanti gli ometti di pietra)
Un altro bivio, stavolta ben segnalato (17), ed eccoci sbucare (18) in vasto pascolo pianeggiante, panoramico, dove facciamo la pausa pranzo.




Deviazione
Dal pratone sopra la malga di Brez, abbiamo deviato (traccia arancio sulla map OSM riadattata), seguendo vecchie indicazioni e piuttosto liberamente, fin sulla "vetta" dei Popi/Stuanmandl quota 1941, al centro di quella che le mappe riportanto come "Alpe Scura". Non è una vetta, è un cocuzzolo...ma d'altronde nemmeno l'Alpe è Scura, visto che è un altipiano aperto e costellato di prati e torbiere.

Proseguiamo scendendo dalla croce di legno fin nei pressi della malga (19 - 20); da qui si scende per strada bianca (di nuovo quindi massiccio passaggio di autoveicoli).
Superato il biotopo Paù Tremole (21) e un doppio tornate, attenzione: per riavvicinarci al rif. Arnica, dobbiamo svoltare in direzione EST abbandonando la strada (22).
Non ci sono indicazioni relative ai toponimi, l’unica segnaletica (peraltro nuova e ben disposta) è un cripticissimo "sentiero A04 => sentiero A30". Sperando di non fare una ca**ta, scendiamo a zete costeggiando un torrente.
Grossomodo a quota 1250 il sentiero si allaccia ad una pista forestale larga e ben tracciata. Una curva a gomito (nuovamente priva di segnalazioni, 23) e finalmente (e un po' fortunosamente) scopriamo di aver imbroccato il rientro all'auto.




Profilo altimetrico


Gran parte su strada forestale.


Stagionalità


Sembrerebbe fattibile nell’arco delle quattro stagioni: però ammetto di esserci stato solo in quella più favorevole :-)


Mappa rielaborata Open Street Map




Movimento alternativo




  In gran parte su strada forestale; c'è sentiero fra le due malghe e poi nella deviazione finale, discussa prima.
Ciaspolabile, ad occhio (pur essendoci stato solo una volta in estate). Ma attenzione alla lunghezza. In rete si trovano diversi resoconti di ciaspolate alla malga di Brez che però partono dall'omonima forcella (tragitto più corto, presumibilmente più adatto in inverno)
Mah...più che altro lo possiam ritenere...fondistico




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Giudizio

:-/

Due cose che non mi son piaciute molto:
-    molte auto sulla strade forestali (chiuse al traffico, ma transitabili con permesso)
-    i tre quarti del percorso sono a prova di smarrimento (ma un po’ monotoni), ma quella segnaletica "sentiero A04 => sentiero A30" secondo me confonde l'escursionista. Tanto più che sulle mappe commerciali non è segnalata; ed in rete non ne ho trovato riferimento *.

Quasi quasi mi vien da pensare che l'escursione sia più redditizia con la neve, partendo dalla forcella di Brez

* Intendo: se una Pro Loco (o un'APT o ...) fa una rete di sentieri con propria numerazione e segnaletica, è ok, ma però o metti a disposizione una mappa nei parcheggi di partenza delle escursioni, o la metti online con le info dei vari itinerari...no se ghe vol tant








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