Roen (invernale)


Partenza: dal passo della Mendola in direzione sud, parcheggio alla partenza della pista da sci, quota 1365 metri
Arrivo: monte Roen 2116 metri
Difficoltà: E. Sentiero SAT 500 ben battuto, specifica segnaletica per ciaspole




Superiamo la Mendola, con gli edifici caratteristici a testimoniare i fasti di un passato risalente a prima delle Guerre, e lasciamo l'auto nell'ampio parcheggio a servizio della piccola pista di sci da discesa, a sud della Mendola (01). Da qui parte il sentiero in direzione del rifugio Genzianella/Enzianhutte, ma noi costeggiamo alcune baite caratteristiche (02) e dopo poco svoltiamo in direzione sud.
Purtroppo è inverno e la pista da sci è trafficata; non sappiamo, se non di fronte alla necessità, che quel sentiero ci costringe ad attraversarla (manovra vietata e pericolosa).
In foto 03 le due segnaletiche antitetiche (il divieto di attraversamento ma anche la segnaletica specifica degli itinerari per ciaspolatori). Il tratto presenta anche una visibilità non ottimale.
Per fortuna passiamo senza creare fastidio (ma sentendoci un po' fuorilegge), nella foto 04 il punto critico lasciato alle nostre spalle.
Sulla mappa OSM rieditata trovate questo tratto SCONSIGLIATO contrassegnato in arancione, mentre in rosa quello di risalita a bordo pista (tollerata dalla legge provinciale).

Subito dietro ecco il rifugio Mezavia (strapieno di gente, quota 1585, foto 05): noi proseguiamo sempre in direzione sud.
Raggiunta la selletta che alloggia il rifugio-malga di Romeno (quota 1773, foto 06) seguiamo le ampie tracce dei tanti camminatori per l'ultimo strappo fino all’ampia cima del Roen (07).

Rientriamo seguendo tracce di sci dapprima ampie (08), poi più circoscritte in un'avvallamento aperto che sbuca alla malga di Romeno (09); da qui per lo stesso itinerario dell'andata.






Profilo altimetrico







Mappa dinamica Open Street Map




Movimento alternativo




Certo
Come sopra, però pendenze poco accentuate





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Traccia .gpx



Giudizio

:-)
Escursione invernale molto conosciuta. Peccato per l'inghippo dell'attraversamento quasi obbligato, per il quale sarebbe utile che le Amministrazioni predisponessero la segnaletica e le vie più sicure (NB: uscita effettuata nel 2010, nel frattempo potrebbe essere stata risolta)


Note

La cima, per quanto possa sembrare priva di pericoli, strapiomba sul versante atesino (est): attenzione.
Se qualcuno proietta la traccia .gpx, tenga presente che sono passato anche per il rifugio Enzian (peraltro chiuso)


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