Moietto > Rifugio "Fratelli Filzi" (Finonchio)


Partenza: Moietto, piccolo parcheggio dietro la chiesetta presso il parco giochi o parcheggio all’ingresso del centro abitato, entrambi quota circa 920 metri
Arrivo: rifugio “F.lli Filzi” al Finonchio quota 1590
Dislivello: 670 metri
Difficoltà: E






Da Rovereto saliamo in auto verso Noriglio e Cisterna per arrivare al piccolo centro di Moietto, gettonato ritrovo estivo dei cittadini lagarini (prati, un bel parco giochi). Per chi arrivasse in zona da nord, c’è una strana che sale direttamente dal fondovalle prima di Volano: attenzione, ci è stata sconsigliata nel periodo invernale (stretta e ombrosa, pericolo ghiaccio).

All’ingresso di Moietto si trova un parcheggio; 5-6 posti auto anche nei pressi del parco giochi, dietro la chiesetta (01), che è anche il punto di partenza del sentiero SAT103 (02).
La traccia sale nel bosco (03) senza grossi problemi, se non di orientamento, arrivando alla malga Finonchio (foto 04) per poi sbucare sui prati sommitali, in vista della selva di antenne (05). Il rifugio dedicato ai fratelli Filzi è proprio sotto (06).

Discreta vista sulla Vallagarina, sulla dorsale Bondone-Stivo e il Baldo, sul Col Santo (07), su Trento

Rientro per la stessa traccia, con una minima deviazione in località “Cinque strade” (che, fra l’altro, non è segnata sulle mappe), vedi mappa OSM e foto 08.

NB: il bosco misto di faggio e conifere di bassa quota presenta una serie di deviazioni, bivi e tagliafuoco potenzialmente ingannevoli: prestare attenzione all’orientamento e alla segnaletica. Noi siamo stati agevolati dal poter seguire le tracce sulla neve di chi già era salito.






Profilo altimetrico


Trekking tranquillo, nessun tratto tecnico o pericoloso. Attenzione all’orientamento nel tratto in bosco.


Stagionalità


L’itinerario viene percorso durante l’intero anno e per le sue caratteristiche sembra sicuro anche in caso di nevicate recenti (percorso nel bosco, ampio “panettone” sommitale).



Mappa Open Street Map "riadattata"





Movimento alternativo




  L’itinerario non è percorribile in bicicletta.
Si può comunque salire in cima per strada forestale
Come detto sopra al capitolo “stagionalità”, itinerario molto “ciaspolato” nei mesi invernali.
Probabilmente più adatto alle ciaspole, in quanto il sentiero è sempre in faggeta fitta e la cima è tutta a prati senza pendenza.





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Giudizio

:-)

Chiudendo un occhio sulla giungla di antenne, escursione tranquilla e piacevole.




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