Parco del monte Corno





Partenza: San Lugano, tracciato della vecchia linea ferroviaria.
Arrivo: giro ad anello: San Lugano 1100 circa; Peraschupfe-Baita Pera mt 1430; Passo Cisa 1440; malga Monte Corno – Hornalm quota 1720; Krabesalm – Malghette 1540 .
Dislivello: non si direbbe ma, tra innumerevoli saliscendi, arriviamo sui 1000 metri
Difficoltà: E




Nella piccola San Lugano posteggiamo nei pressi della stazione della vecchia ferrovia (foto 01). Immediatamente troviamo indicazioni e tabelle del Parco (02 - 03 - dettaglio dell’escursione alla foto 04)(tabella: tempi dichiarati per baita Pera 1 ora e per passo Cisa 2h10’).
Il sentiero 4 si imbocca praticamente subito (05) e sale fino ad un belvedere (sempre foto 01) per proseguire poi, in ambiente più aperto e su strada selciata, fino ai magnifici prati di baita Pera (06, acqua nei pressi). Tra le altre, scorci su Macaion, Renon, malga Cislon, sulle cime del Parco di Tessa e sul Bletterbach.
Proseguiamo ancora lungo una comoda strada bianca, un po’ monotona in verità, che con qualche saliscendi ci porta al passo Cisa. Qua le tabelle indicative abbondano, impossibile sbagliare la direzione per la malga Monte Corno, tanto più che si sale sempre per strada forestale. Poco sopra il passo, acqua e punto panoramico (foto 08, affaccio su Caldaro) nella baite “Cisa Ziss” della Magnifica Comunità di Fiemme (07).

In breve arriviamo ai prati della malga Monte Corno - Hornalm (09). Bel panorama sulla val di Fiemme, la Pale di San Martino, Corno Bianco e Nero e molto di più.

Per il rientro, va fatta attenzione: nessun problema fino al passo; poi però si imbocca una strada in direzione sudest stando ben attenti ai successivi due bivi, purtroppo non ben segnalati (secondo me).
A noi è andata bene e arriviamo nella suggestiva apertura dei masi Pausa (in alcune mappe "Pausa Bedolli", foto 10), piccolo e pittoresco borgo che attraversiamo in direzione est alla volta di Krabesalm – Malghette (11).
Da qui si infittisce la rete di strade, ma ritroviamo una buona segnaletica che ci porta al biotopo (Palù Longa, in territorio trentino, foto 12 - 13) e poi a costeggiare i masi e i prati di Solaiolo (15). Qualche cane di troppo per i nostri gusti, comunque passiamo indenni appena sopra Zaier (14), Battiston (16) e Bonuzzo. Abbandoniamo il sistema di strade forestali per scendere sul sentiero 9 l’ultimo tratto nel bosco. Non segnalato (ottobre 2012) sulla Open Street Map.






Profilo altimetrico




Come scritto sopra, non si direbbe ma, tra innumerevoli saliscendi, arriviamo sui 1000 metri distribuiti in 20 km. Sentieri e strade tutto sommato ben marcate, qualche problema di orientamento potrebbe esserci fra passo Cisa e Solaiolo.



Stagionalità


Potenzialmente adatto alle quattro stagioni, certo, lunghetto se c’è neve per cui consiglio di “tagliare” su da Anterivo. Da San Lugano, attenzione al ghiaccio sul versante appena sopra il passo.


Mappa statica Open Street Map



Movimento alternativo




  L’itinerario non è percorribile in bicicletta.
Per le ciaspole è ottimo, meglio però scegliere itinerari non eccessivamente lunghi tramite il sito trekking.suedtirol
Sci: il monte Corno è un panettone! Roba da sci di fondo.


Download

Traccia .gpx : tenete presente che il mio GPS a volte sbarella, quindi non ve la metto. In Alto Adige c’è la possibilità di crearsi il percorso a tavolino (esportandolo) sul sito trekking.suedtirol






Giudizio

:-)

Percorso un po’ ingannevole, basti guardare il profilo (saliscendi per complessivi 1000 metri dislivello e lunghezza di 20 km)
Begli scorci, bei prati, belle baite, ci voglio salire anche d’inverno.


Info

Utile brochure .pdf del Parco





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