Rifugio e lago Corvo


Partenza: parcheggio sopra la frazione di Cavallar 1420 metri circa
Arrivo: rifugio Stella Alpina al lago Corvo 2425
Dislivello: circa 1100 metri totali
Difficoltà: E





Imboccata la val di Rabbi raggiungiamo la caratteristica frazione di Cavallar. Le costruzioni sono molto caratteristiche e rispecchiano fedelmente l’architettura di montagna: gli interventi di ristrutturazione finora sono stati rispettosi di questo angolo di Trentino.
La strada è strettina, così come il parcheggio che però affaccia magnificamente sulla valle (foto 01 - 02 - 03 - 04).
Prendiamo la strada soprastante, che subito s’interseca col sentiero (05) per raggiungere malga Caldesa bassa (possibilità di acqua, 1880 metri, foto 06). Un breve tratto di strada e nuovamente imbocchiamo il sentiero 108, dapprima in direzione nord, poi con piega ad est per emergere sulla dorsale che, in forte pendenza (08), ci porta a quota 2370 in vista del rifugio (09). Da qui in poi il percorso è scontato e la pendenza trascurabile.

Superato il rifugio proseguiamo (anche qui possibilità di riempire le borracce) ed in una manciata di minuti giungiamo al lago Corvo (10).

Per una foto panoramica e per pranzare, saliamo ancora di poco fino ai laghi successivi, a quota 2544, in territorio altoatesino. La carta Tabacco n. 48 ci dà il toponimo “Kirchbergsee”. Siamo in un anfiteatroroccioso, proseguendo raggiungeremmo il monte Collecchio (Gleck, nella foto 11 una cima) e di lì il rif. Dorigoni ad ovest o la val Martello ad est.

Noi comunque rientriamo.
Per variare un po’ la via del rientro prendiamo la deviazione (segnalata) per malga Caldesa Alta (12, seminascosta nella foto) e di lì, sempre su strada bianca, superiamo la Samocleva (13). Effettuiamo anche una deviazione sperimentale per malga Artisè, ma direi che non ne vale la pena (14).

Dimenticavo, manca una foto, non indicativa, ed è la 07 (i primi segnali d'autunno).



Profilo altimetrico



Dislivello sui mille metri, un bello strappo fra i 2000 e i 2400. Per chi non se la sente, informatevi, ho scoperto lì che nel periodo estivo c’è pure la navetta (foto)


Stagionalità


Mah! Per andare sul sicuro, l’itinerario va fatto nei mesi privi di copertura nevosa, io ho fatto così.
Magari se cercate un attimo in rete immagino che potreste trovare anche qualche descrizione invernale. Nel dubbio, però, come sempre, occhio!



Mappa dinamica Open Street Map



Movimento alternativo




  L’itinerario non è percorribile in bicicletta…o lo è? Mi spiego: a naso direi di no, se non fino alle malghe. Ma al rifugio una mtb c’era, chissà da che parte era arrivata. E sul sentiero, prima della discesona, c’è il cartello “bike”… Sentite il Parco, è meglio.
Nel dubbio, è già un bel giro arrivare fino alle malghe. Magari lasciando l’auto sul fondovalle, per vedersi le frazioncine (Penasa, Cavallar, Nistèla…). Non saprei dirvi se il parcheggio sopra Cavallar è tenuto pulito dalla neve.
Come sopra, ma con l'aggiunta che gli sci permettono maggiori percorrenze...e richiedono maggiori pendenze. Non vi so consigliare.



Giudizio


Anche se contavo di veder qualche camoscio, qualche marmottina...e invece solo uomini

Note

Percorso didattico dedicato ai picidi (i picchi, insomma). Fattibile da tutti.



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