Cermis - Val Moena

Partenza: Dos dei Laresi (stazione intermedia della funivia del Cermis), quota 1270 metri
Arrivo: giro ad anello: Forcella delle Piombe 1744 metri; loc. baito Bareta/Salera 2060 mt; malga (Nuova) di Val Moena 1744 metri; baito Cadinon 1306 metri
Dislivello: circa 800 metri
Difficoltà: E. Valutare la lunghezza del tracciato (più di 17 km).


La stazione intermedia della funivia del Cermis è raggiungibile anche in auto, per buona strada asfaltata che sale dal fondovalle dopo la frazione di Masi di Cavalese. Lasciato il veicolo nei pressi, stiamo attenti ad imboccare subito la strada forestale che sale, in direzione SE, verso il To della Trappola. Questo tratto ricalca l’itinerario "La via del bosco": capita quindi di incontrare ai bordi della pista delle sagome di animali selvatici con relativa tabella didascalica. Superiamo la volpe, il cervo (poco visibile) e una casetta dedicata al legno di risonanza. Continuiamo a salire trovando l’aquila in legno: tenendola sulla sinistra, pieghiamo in direzione OVEST attraversando il ponte. Un nuovo bivio, che risolviamo piegando nuovamente a destra (attenzione all’orientamento) ci porta alla fine della strada.
Troviamo però una segnalazione per il sentiero che in breve arriva alla forcella delle Piombe: la gran parte del dislivello è fatta e ora, pur continuando a salire, iniziamo a godere di qualche scorcio panoramico. Passiamo il baito della Bareta (foto) e quindi, a quota 2060, ritroviamo le segnaletiche SAT, a cui si sono aggiunte quelle impiantistiche del Cermis (numerazione: 7 e 8 oppure L08).
Finalmente troviamo la Val Moena segnalata! Scendiamo velocemente un bel sentierino a corte "zete", poi pista forestale, sbucando esattamente dietro malga (Nuova) di Val Moena. Le mappe ci indicano anche un bivacco: noi però abbiamo trovato solo porte chiuse.

Cima delle Stellune chiude la testata della valle, molto bella peraltro.

Rientriamo per la strada forestale, permettendoci alcune scorciatoie intuitive, fermandoci brevemente per ammirare le cascate formate dal Rio Val Moena (foto).
Ora va di nuovo prestata attenzione all’orientamento, pur in presenza di indicazione più chiare: ad un incrocio scendiamo tenendoci sulla destra orografica del Rio, per imboccare poco dopo un sentierino di raccordo (curiosamente numerato con l'8...) che sale verso un’ennesima strada forestale. Ridiscendiamo trovando sui nostri passi, in mezzo al bosco, baito Cadinon 1306 metri, baito Timonzel, baito della Casaia 1258 metri. Questo è anche un percorso didattico che passa per le famose colonne di Casaia, alberi monumentali.

In poco tempo siamo al punto di partenza.

Chi vuol arrivare in Val Moena più facilmente, può evitarsi dislivello e kilometri raggiungendola in senso inverso.



Profilo altimetrico



Gita che non presenta passaggi esposti. Difficoltà di orientamento nel dedalo di strade bianche, problema riscontrato spesso nella sponda fiemmese del Lagorai. Valutare la lunghezza del tracciato (più di 17 km) e, nei mesi a breve insolazione, considerare la stessa.


 
Ci sembra di poter consigliare la salita verso Val Moena nel senso inverso a quanto descritto
L'itinerario non è percorribile in bicicletta per i tratti su sentiero; la Val Moena è comunque ben raggiungibile tramite strade forestali.


Mappa esportata OSM




Galleria foto




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