Zirmo dei Zochi alti

Partenza: Val Cadino, parcheggio antistante la stazione forestale, località Canton, quota 960 metri
Arrivo: giro ad anello: Baito di Catarinello 1712 mt; Zirmo dei Zochi alti 1860 metri,  monte Brustoloni 2110 mt, baito Costa Canton 1400
Dislivello: circa 1200 metri
Difficoltà: E. Richiede allenamento per la lunghezza e il dislivello.



Imboccata la Val Cadino da nord (rotatoria di Castello Molina di Fiemme), percorriamo pochi km per poi svoltare a destra in località Canton, nell'ampio piazzale antistante la stazione forestale (01, purtroppo poco segnalato dalla strada).

Stando ben attenti a NON parcheggiare oltre la stanga di accesso percorriamo il ponte di legno e, tenendo gli edifici principali alla nostra sinistra, iniziamo a salire per strada non asfaltata (02).

Indispensabile disporre di una cartina dettagliata e di un GPS con la cartografia della zona: i boschi sono percorsi da una fitta rete di strade forestali ma le indicazioni escursionistiche sono pressochè nulle (ad eccezione dei cartelli per il Zirmo che però ... non sono ovunque).

Al primo bivio pieghiamo a sinistra (direzione SUD, si abbandona quindi la strada che sale a zigzag (03)) finchè non raggiungiamo un ulteriore bivio: qui iniziamo a trovare i cartelli segnaletici per raggiungere il Zirmo, la centenaria pianta di pino cembro inclusa nell'elenco degli alberi monumentali provinciali (04).

Ripresa la salita ad ampi tornanti, sempre seguendo le indicazioni, scolliniamo a quota 1600 circa dirigendoci e superando il Baito di Catarinello 1712 mt (05, chiuso).

Proseguendo qualche centinaio di metri va prestata attenzione al sentiero erboso che si stacca dalla strada, per raggiungere in località Zochi alti prima il baito (06, ruderi della copertura in scandole crollata) e poi l'omonimo Zirmo (07).

"Monumentale" è quantomeno una definizione azzeccata.

Rientriamo sui nostri passi fino al baito: da qui una traccia di sentiero (08), non segnalata ma visibile ed evidentemente ben percorsa sale in bosco aperto fino alla cima del monte Brustoloni.

Rientro per la stessa direttrice fino alla strada forestale.

Qui va assolutamente prestata attenzione all'orientamento per il rientro, in quanto troviamo numerosi bivi non segnalati.

Di passaggio dal baito di Costa Canton (aperto, vuoto) non ci resta che percorrere le "zete", un po' monotone in verità, che ci riportano al punto di partenza.

 Anterivo



Profilo altimetrico



Gita che non presenta passaggi escursionistici esposti. Difficoltà di orientamento praticamente su tutto il percorso: la segnaletica è quasi assente. Armarsi di cartina, quantomeno.



Mobilità alternativa



L'itinerario è percorribile in bicicletta fintantochè si snoda su strada forestale.







Mappa "riadattata" OSM



Stagionalità

Salito in maggio, non vedo problemi nella bella stagione; con la neve valutate attentamente, anche alla luce degli ingenti schianti 2018 (Vaia).




Galleria foto


Giudizio

:-)   


Note

Scorci panoramici, pochini


La val Cadino ha una lunga storia di utilizzazioni forestali (e di schianti e smottamenti, ahimè)

Foto del (lontano sob sob) 2010 - dopo Vaia la visione è cambiata


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