Malga e lago Bocche

Partenza: Paneveggio, parcheggio del Parco naturale di Paneveggio, 1550 metri.
Arrivo: itinerario ad anello: Malga Bocche 1930 metri, lago Bocche 2260 metri


Raggiunto Paneveggio (da Predazzo, da passo Rolle o da passo Valles) troviamo un ampio parcheggio nei pressi della casa del Parco, poco sopra il recinto dei cervi. Dalla stazione forestale parte (01, segnavia SAT626) la strada a tornanti, poi sentiero, che sale alla terrazza prativa di Malga Bocche. Attenzione all'orientamento nello spiazzo erboso in cui la strada bianca lascia il passo al sentiero, in parte selciato (02), che copre la parte finale del tragitto alla malga (03 - 04).

Dietro l’agriturismo (apertura estiva) un crocevia di indicazioni ci indirizza verso il lago Bocche, passando per un piccolo bivacco di proprietà del comune di Moena, il "Bait dele Vedele" (07, nessuna attrezzatura all’interno, struttura in condizioni non entusiasmanti). Il tratto fra l'agritur e questo bivacco, denota gli schianti dell'inverno, e la forza dell'acqua al disgelo primaverile (05 - 06).

Lasciando il limite della vegetazione arriviamo alla conca che ospita il piccolo lago (08).

Nell’itinerario descritto, facciamo ritorno alla malga Bocche ripassando dal bivacco (09) tramite lo stesso sentiero SAT626 della salita; per poi piegare in direzione nordovest sulla comoda strada che porta verso l’area sciistica del Lusia.

Ponendo ben attenzione al primo bivio che si incontra si svolta a sinistra, cioè a valle, per strada a tornanti che, analogamente a quella della salita, ci riporta in prossimità del Ponte del Diavolo, a valle del recinto dei cervi.


Note:
numerosi cartelli ci avvertono che stiamo attraversando una zona dall’equilibrio assai delicato: è zona di riproduzione del raro gallo cedrone, un tetraonide in regressione su tutto l’arco alpino che fortunatamente risulta ben radicato e stabile in questi boschi. Un ulteriore segnale della naturalità di queste aree. Meglio non far rumore, come sepre tenendo i propri cani al guinzaglio e spingendo eventuali biciclette a mano.

Merita una sosta, ad escursione finita, il summenzionato recinto dei cervi, una vasta area faunistica gestita dal personale forestale della stazione demaniale di Paneveggio (facente parte dell'Agenzia provinciale delle foreste demaniali, Struttura provinciale da non confondersi con il Parco)




Stagionalità

 

L'itinerario ad anello completo, così come presentato, è percorribile anche nei mesi freddi, tralasciando la salita al lago di Bocche (alla malga, quindi, si imbocca subito la strada per Lusia). Fare molta attenzione, specie nei mesi tardo primaverili, a non arrecare disturbo alla fauna.



Profilo altimetrico




Gita che non presenta passaggi escursionistici esposti. Minime difficoltà di orientamento potrebbero trovarsi nell’attacco del sentiero appena a valle dell’agritur; al successivo ponticello (03) vengono proposte due opzioni, entrambe equivalenti.

Un breve tratto tra l’albergo Bicocca (purtroppo spesso chiuso) e la stazione forestale va purtroppo coperto su strada provinciale; in alternativa un sentierino costeggia il recinto dei cervi passando dietro la casa del Parco e di lì al parcheggio.





L’itinerario si presta all’uso di ciaspole, purchè con ritmi e attenzioni rispettose degli animali. Per lo stesso motivo, oltre che per una scarsa fruibilità, è sconsigliato l’impiego di scialpinismo (esistono comunque nella zona numerosi percorsi alternativi, ben più redditizi)





L'itinerario non è percorribile in bicicletta, per i motivi esposti sopra e per il divieto provinciale di percorrenza dei sentieri.





Mappa esportata OSM




Galleria foto


Note

Numerosi cartelli ci avvertono che stiamo attraversando una zona dall'equilibrio delicato: è zona di riproduzione del gallo cedrone, un tetraonide in regressione su tutto l'arco alpino la cui popolazione in questi boschi fortunatamente risulta stabile. Un ulteriore segnale della naturalità di queste aree. Meglio non far rumore, come sempre tenendo i propri cani al guinzaglio e spingendo eventuali biciclette a mano.

Merita una sosta, ad escursione conclusa, il recinto dei cervi, vasta area faunistica.





 






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