Caldenave - Bivacco Argentino

Partenza: Tedon, quota 1550 metri
Arrivo: giro ad anello: rifugio "Claudio e Renzo - Caldenave"; bivacco Argentino Vanin 2160 mt, Cappella San Bortolo 1730
Dislivello: circa 700 metri
Difficoltà: E. Gita che richiede allenamento e resistenza a causa dello sviluppo kilometrico e del dislivello.


Raggiunta la Val Campelle (consiglio di seguire le indicazioni per il rifugio Crucolo, per poi superarlo proseguendo ancora pochi km), lasciamo l’auto in un parcheggio dedicato a chi sale al rifugio Caldenave, poco prima dell’abitato di Tedon.

Risalendo a piedi la strada asfaltata superiamo un ponte di legno e, sulla destra, scorgiamo ben visibile la segnaletica per il rifugio "Claudio e Renzo - Caldenave".

Qui, nei pressi di un edificio adibito a colonia diurna estiva, va prestata attenzione: il sentiero ha infatti una doppia segnaletica. Due opzioni diverse, entrambe dirette alla piana di Caldenave.

La prima, prevede di riattraversare il ruscello su un piccolo ponticello in prossimità del parco giochi: il sentiero sale erto nel primo tratto, in direzione sud. Prima di arrivare all’ex cava Maffei spiana e piega ad est.

La seconda alternativa, la più gettonata, prevede di lasciarsi alle spalle i pochi edifici, imboccare un tratto di strada in terra battuta (direzione est) e subito dopo il sentiero numerato SAT 332. Tappa intermedia al Ponte Campivelo, a quota 1500 metri, e salita con pendenze più costanti rispetto all’altro percorso.

I due sentieri si raccordano poco prima di sbucare nella piana ai piedi del rifugio. Segnaletica ben tenuta e completa, bel prato attraversanto dal torrente, in estate pascolano liberi alcuni cavalli.

Il rifugio è in vista e dispone di alcuni posti letto; da qui passa l'Alta Via del Granito, una peculiarità della zona (la composizione rocciosa della zona di Cima d’Asta è appunto a base di graniti, sorta di "isola" nel porfirico Lagorai).
Nel locale a fianco esiste un bivacco aperto: nelle due occasioni in cui lo abbiamo visitato, lo abbiamo trovato pulito ma veramente spartano (soffitto basso, svariate panche, niente stoviglie).

Ci lasciamo alle spalle le due costruzioni: siamo ora in una seconda piana, attraversata dal torrente e piu ampia, ma a mio avviso meno bucolica.
Tenendoci sulla destra (attenzione a non perdere i segnavia dipinti sulle rocce) rientriamo nella vegetazione composta da cespugli. Questa salendo lascia spazio ad un anfiteatro di rocce. Il sentiero è ancora il SAT332.

Una salita decisa ci fa "scollinare" a forcella Ravetta, punto di collegamento col Tesino (vista sul gruppo di Rava e sulle omonime malghe e laghi.
Il sentiero diventa il 333 e, praticamente in piano, attraversa la sommità del monte Tauro (residui delle fortificazioni belliche) per poi scendere sul versante valsuganotto, regalandoci la vista del bivacco Argentino Vanin.

A differenza del bivacco di Caldenave, questo è impeccabile: ben attrezzato, arioso, ben tenuto, pulito, dotato di legna, stufa, stoviglie e sei letti. Nei dintorni si trova acqua.

Scendiamo verso la forcella del Dogo (sul vicino monte Cima vediamo l'ex cava di quarzo, oltre al rodoreto oggetto di numerosi miglioramenti ambientali).
Raggiungiamo, nell’ordine, Malga Primaluna di sopra 1842, di sotto 1677, Primalunetta e la Cappella di san Bortolo 1730.
Continuando a scendere, si passa per malga Val de Prà 1755 mt, per Cenon di sopra 1550 mt e ponte delle Rudole 1340.
Si conclude così un giro ad anello, raggiungendo l'auto tramite la carrozzabile.


Stagionalità








L’itinerario ad anello completo, così come presentato, è consigliato in assenza di neve: sopra Caldenave ci sono punti in eccessiva pendenza; inoltre, nel “panettone” del monte Tauro, in presenza di manto nevoso, si può far fatica ad orientarsi per seguire il sentiero.


Mobilità alternativa

 Come evidenziato sopra, l’itinerario non è sicuro nei mesi invernali. La salita per strada forestale alla Cappella di san Bortolo è più consigliabile (valutare sempre il rischio localmente).

 L’itinerario non è interamente percorribile in bicicletta. La salita per strada forestale alla Cappella di san Bortolo è consentita.






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