Partenza: Conca delle Viote, quota 1550 metri
Arrivo: giro ad anello: Monte Cornetto 2180 metri; Dos d’Abramo 2133 mt, Cima Verde 2102
Dislivello: circa 700 metri
Difficoltà: EE. Alcuni passaggi esposti richiedono assenza di vertigini.
Arrivo: giro ad anello: Monte Cornetto 2180 metri; Dos d’Abramo 2133 mt, Cima Verde 2102
Dislivello: circa 700 metri
Difficoltà: EE. Alcuni passaggi esposti richiedono assenza di vertigini.
Dall’ampia conca delle Viote seguiamo la strada asfaltata in direzione del Centro di Ecologia Alpina. Dopo 400 metri, sulla destra parte un tracciato in terra battuta con la segnaletica SAT per le Tre Cime (sentiero numero 607).
Si attraversa l’ampia sella prativa. Nella stagione estiva potrebbe essere necessario oltrepassare zone di pascolo transennate; in quella invernale invece si incrociano le piste per lo sci da fondo.
La strada ci porta verso la Val dei Cavai, che imbocchiamo senza grossi strappi fino alla Bocca di Vaiona 1700 metri; da qui la segnaletica SAT (attenzione all’orientamento) piega a sud-est e poi decisamente a sud sulla dorsale, in macchia di mughi.
Raggiungiamo la base del Cornetto (la salita è opzionale). Da questo punto, abbiamo trovato molto più agevoli sia l’orientamento che la segnaletica.
Prendendo ad est percorriamo la sella che ci separa dal Dos d’Abramo (punto con acqua): raggiunta la seconda cima, la si può risalire (passaggi esposti) oppure aggirare a sud (sulla destra) per un sentiero esposto su canalone (da percorrere per l’aggancio della ferrata Segatta).
La successiva sella e la Cima Verde presentano minimi problemi di esposizione (sentiero SAT 636).
L’anello è ovviamente percorribile anche in senso orario: in questo caso si può trovar comoda la partenza (con relativo parcheggio) nei pressi del Centro di Ecologia Alpina.
Si attraversa l’ampia sella prativa. Nella stagione estiva potrebbe essere necessario oltrepassare zone di pascolo transennate; in quella invernale invece si incrociano le piste per lo sci da fondo.
La strada ci porta verso la Val dei Cavai, che imbocchiamo senza grossi strappi fino alla Bocca di Vaiona 1700 metri; da qui la segnaletica SAT (attenzione all’orientamento) piega a sud-est e poi decisamente a sud sulla dorsale, in macchia di mughi.
Raggiungiamo la base del Cornetto (la salita è opzionale). Da questo punto, abbiamo trovato molto più agevoli sia l’orientamento che la segnaletica.
Prendendo ad est percorriamo la sella che ci separa dal Dos d’Abramo (punto con acqua): raggiunta la seconda cima, la si può risalire (passaggi esposti) oppure aggirare a sud (sulla destra) per un sentiero esposto su canalone (da percorrere per l’aggancio della ferrata Segatta).
La successiva sella e la Cima Verde presentano minimi problemi di esposizione (sentiero SAT 636).
L’anello è ovviamente percorribile anche in senso orario: in questo caso si può trovar comoda la partenza (con relativo parcheggio) nei pressi del Centro di Ecologia Alpina.
Stagionalità
L’itinerario ad anello completo, così come presentato, è consigliato per i mesi estivi: in presenza di neve, ghiaccio ci sono numerosi punti esposti. Viceversa, nei mesi caldi va valutata l’assenza di copertura arborea.
L’itinerario ad anello completo, così come presentato, è consigliato per i mesi estivi: in presenza di neve, ghiaccio ci sono numerosi punti esposti. Viceversa, nei mesi caldi va valutata l’assenza di copertura arborea.
Punti di interesse
01 02 Torbiera delle Viote
03 Vista sulle Tre Cime
04 05 Salita al monte Cornetto
06 fontana
07 attacco della ferrata Segatta
08 Vista sulle Tre Cime dal Dos d’Abramo
09 Centro di Ecologia Alpina
Profilo altimetrico
Gita che presenta passaggi escursionistici esposti. Difficoltà di orientamento potrebbero trovarsi nell’attacco del sentiero alla base delle Tre Cime, dove la segnaletica è un po’ carente
Il tratto tra la conca e la Cima Verde si svolge tra la vegetazione, il resto è tra mughi o in campo esposto.
Il tratto tra la conca e la Cima Verde si svolge tra la vegetazione, il resto è tra mughi o in campo esposto.
Come evidenziato sopra, l’itinerario non è sicuro nei mesi invernali. Esistono tuttavia numerose alternative in zona.
L’itinerario non è percorribile in bicicletta.
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